L'insostenibilità del dover essere....
Essere ciò che si deve, rientrare in una cornice fatta apposta per te e non importa se quel ritratto non ti calza a pennello. E' quello il disegno per te.
E' come urlare senza che nessuno senta, è come affondare senza qualcosa a cui aggrapparsi.
E le parole rimbombano nella testa come mine vaganti...bum, bum. Bisogna solo trovare un senso...un senso al dover essere, un senso a quello che gli altri si aspettano da te per poi capire realmente che cosa ti aspetti tu da te stesso e tirare le somme.
Il conto sarà salato, ne sono sicura....ma so anche che c'è un gran bisogno di conti e operazioni algebriche nella mia vita. Per far sì che tutto ritrovi il proprio posto legittimo, consentendo al dover essere di lasciare spazio all'essere in tutte le sue forme. Positive?Negative?..non c'è giusto o sbagliato, c'è solo ciò che è.
Sperando poi che il senso di inquietudine perenne lasci definitivamente spazio ad un senso di serenità, un senso di pace interiore. Di chi fa della sua vita ciò che ritiene più opportuno, di chi si vive i propri anni come è giusto che sia senza troppe pare e troppe mene. Vivere....raggiungendo sogni e obiettivi propri. Dando conto solo alla propria coscienza e al proprio cuore.
Ora mi sembra un'utopia ma forse un giorno.....
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